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COME ABBASSARE IL CLORO TROPPO ALTO IN PISCINA?

I nostri consigli per togliere l’eccesso di cloro in piscina e mantenere la concentrazione corretta

Cloro e sue alternative
Come calcolare il cloro presente in piscina Cosa succede se c’è troppo cloro in piscina Come ridurre l’eccesso di cloro in piscina Come aumentare il livello di cloro in piscina

1. Come calcolare il cloro presente in piscina

Il cloro è un elemento presente in molte forme. In piscina è presente essenzialmente come acido ipocloroso (o ipoclorito, se dissociato), attivo nella disinfezione e comunemente chiamato cloro libero o cloro combinato (clorammine) che sono una serie di prodotti derivati dalla combinazione di cloro con elementi azotati rilasciati dall’ uomo (sudore, scaglie di pelle, urea).

La normativa relativa alle piscine pubbliche impone una concentrazione di cloro libero compresa tra 0,7 e 1,5 mg/l (o PPM, parti per milione) e di una concentrazione inferiore o uguale a 0,4 mg/l (PPM) per il cloro combinato (clorammine). Per le piscine private si tengono in considerazione queste concentrazioni come linee guida per combinare una disinfezione ottimale con una gradevolezza nella qualità dell’acqua, tuttavia nelle piscine private si può arrivare a tenere fino a 3 PPM di cloro, il massimo consigliato però è 1,5 PPM al fine di evitare  irritazione a occhi, mucose, pelli più delicate dei bambini. Diciamo che, in generale, non si devono superare i 2 PPM di cloro libero nelle piscine residenziali.

Come calcolare il livello di cloro in piscina?

La quantità di cloro presente in piscina (cloro libero) può essere misurata con diversi sistemi. Normalmente questi sistemi prevedono la misurazione simultanea di Ph (che deve sempre essere compreso fra 7.2 e 7.6 perché l’effetto del cloro sia efficace) e cloro libero. Gli strumenti più comuni ed economici, anche se meno affidabili, poiché dipendono dall’interpretazione soggettiva dei colori risultanti, sono i kit reagenti in gocce (link a kit reagenti) . Le strisce di analisi (che comunque dipendono da una misurazione soggettiva dei colori risultanti) sono sicuramente più affidabili. Acquaspecialist consiglia le strisce di analisi Blue Check poiché, oltre a permettere la misurazione simultanea di 6 paramentri: pH, cloro libero, bromo, alcalinità totale, durezza totale e acido cianurico, permettono di inserire i dati in un’apposita app che restituisce “ricette specifiche” per il successivo trattamento dell’acqua.

Uno dei sistemi più affidabili è Blue Connect che oltre a misurare costantemente pH, cloro libero, temperatura e Sali disciolti, invia notifiche allo smartphone segnalando eventuali anomalie nei parametri dell’acqua e restituisce “ricette specifiche” per il successivo trattamento dell’acqua: I sistemi più affidabili, professionali (e costosi) sono i fotometri.

2. Cosa succede se c’è troppo cloro in piscina

Concentrazioni troppo elevate di cloro possono portare ad effetti indesiderati sui bagnanti come irritazione alle vie respiratorie, occhi rossi ed irritati, mucose irritate, irritazione alla pelle e, naturalmente,  odore sgradevole che proviene dalla piscina.

L’eccesso del cloro libero, comunque, in soggetti non allergici, in genere non porta a questo tipo di problemi fino a concentrazioni molto elevate (sopra i 3-5 ppm), mentre il cloro combinato già a concentrazioni di 0,7-0,8 PPM potrebbe iniziare a infastidire.

 

E’ quindi molto importante tenere controllato il livello di cloro con i sistemi di misurazione sopracitati, almeno ogni 2 giorni, per evitare eccessive concentrazioni di cloro ma, soprattutto, cali improvvisi nella concentrazione di cloro con conseguente formazione di alghe.

Per evitare eccessive concentrazioni seguire le indicazioni riportate in etichetta senza superare mai i 10-15 g di dicloro granulare per mq in caso di clorazione shock o il numero di pastiglioni di tricloro consigliati per la manutenzione settimanale della piscina (la dose è generalmente specificata per mq di acqua da trattare).

Riduzione della concentrazione di cloro libero

Prodotto neutralizzatore liquido di cloro e bromo. Ideale per l’eliminazione dell’eccesso di cloro o bromo residuo.

Permette di eliminare il cloro o bromo in eccesso abbastanza rapidamente per permettere il rapido utilizzo della piscina. Con pompa dosatrice in uscita dal lavaggio filtro permette di scaricare in fognatura acque senza cloro o bromo.

3. Come ridurre l’eccesso di cloro in piscina

Innanzi tutto è importante misurare in modo sufficientemente preciso la quantità di cloro presente in acqua (possibilmente attraverso un fotometro oppure con un Blue Connect).

Una volta ottenuti i valori di cloro presente in acqua, se si verifica che il cloro supera i 3 PPM e quindi si vuole ridurre la quantità di cloro per evitare spiacevoli reazioni di irritazione di occhi, mucose e pelle ai bagnanti, è necessario intervenire con un riduttore (o abbattitore) di cloro.

4. Come aumentare il livello di cloro in piscina

Qualora il livello di cloro presente in vasca non sia sufficiente, è necessario intervenire con una clorazione shock con dicloro, come spiegato sopra, in quantità di 10-15 g per mq di acqua, se invece il problema si presenta frequentemente è necessario aumentare il livello di tricloro immesso in piscina sotto forma di pastiglioni (provare ad aumentare la quantità di pastiglie o la frequenza di immissione seguendo le istruzioni in etichetta).

E’ possibile che una temperatura atmosferica elevata, con conseguente riscaldamento dell’acqua, aumento nella frequenza dei bagnanti, uso di creme, piogge frequenti, portino il cloro presente in acqua a degradarsi più velocemente. Nel caso di elettrolisi salina procedere ad elevare i parametri di produzione cioè il valore minimo per il quale la macchina deve iniziare la produzione di cloro attenendosi scrupolosamente al manuale d’istruzione della macchina.